Shock 2 (Dell, 7829) by Richard Matheson

Shock 2 (Dell, 7829) by Richard Matheson

autore:Richard Matheson [Matheson, Richard]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9780440078296
Amazon: 0440078296
editore: Dell Books
pubblicato: 1965-10-15T00:00:00+00:00


GRILLI

Dopo cena fecero una passeggiata lungo il lago, ammirando la superficie argentata dalla luna.

— Bello, vero? — disse lei.

— Mmm-mmm.

— È stata una bella vacanza.

— Sì, lo è stata — egli ammise.

Alle loro spalle la porta dell’albergo si aprì e si chiuse, e qualcuno imboccò il vialetto inghiaiato che portava al lago. Jean si guardò alle spalle.

— Chi è? — chiese Hal senza girarsi.

— L’uomo che abbiamo visto in sala da pranzo — rispose sua moglie.

In pochi secondi l’uomo li aveva raggiunti. Non parlò, non li guardò, ma fissò i boschi sull’altra sponda del lago.

— Dobbiamo dirgli qualcosa? — mormorò Jean.

— Non so.

Tornarono a contemplare la distesa argentata, e il braccio di Hal scivolò intorno alla vita di lei.

D’un tratto lo sconosciuto chiese: — Li sentite?

— Prego?

L’altro si voltò a guardarli. Era un ometto, e gli occhi brillavano alla luce della luna.

— Ho chiesto se li sentite.

Una breve pausa, poi Hall fece: — Chi?

— I grilli.

La coppia rimase in silenzio per un attimo. Alla fine Jean si schiarì la gola: — Sì, sono carini.

— Carini? — L’uomo si volse altrove. Dopo un minuto tornò sui suoi passi e avanzò verso di loro.

— Mi chiamo John Morgan.

— Hal e Jean Galloway — rispose Hal. Poi ci fu un silenzio imbarazzato.

— Bella serata — tentò Jean, tanto per rompere il ghiaccio.

— Lo sarebbe se non ci fossero loro — disse Morgan. — I grilli.

— Perché li detesta tanto?

Il signor Morgan parve ascoltare un canto remoto, la faccia tesa; finalmente, dopo aver deglutito con una certa fatica, abbozzò un sorriso.

— Consentitemi di offrirvi un bicchiere di vino — disse alla coppia.

— Veramente… — fece Hal.

— Vi prego. — Nella voce del signor Morgan c’era un improvviso senso di urgenza.

La sala da pranzo sembrava una caverna in penombra. L’unica luce veniva da un discreto lume sul tavolo, che proiettava sulle pareti le ombre informi del terzetto.

— Alla vostra salute — disse il signor Morgan, alzando il bicchiere. Il vino era secco, aspro e freddo, e sorseggiandolo Jean rabbrividì.

— Dunque, cosa c’è che non va nei grilli? — domandò Hal.

Il signor Morgan mise giù il bicchiere.

— Non so se faccio bene a dirvelo. — Dette loro un’occhiata minuziosa.

Jean si sentiva a disagio sotto quegli occhi penetranti, così decise di bere un altro sorso.

Il signor Morgan estrasse all’improvviso un taccuino nero e lo pose sul tavolo. Fu un movimento così brusco che la mano di Jean vacillò e versò un po’ di vino.

— Ecco qui — disse Morgan.

— Che cos’è? — chiese Hal.

— Un cifrario — rispose il signor Morgan.

La coppia lo guardò versarsi dell’altro vino, quindi posare la bottiglia sul tavolo. La bottiglia divideva la tovaglia con una grande ombra. Morgan al-zò il bicchiere e ne rigirò lo stelo fra le dita.

— È il linguaggio dei grilli — aggiunse.

Jean rabbrividì, senza sapere perché. Le parole in sé non erano affatto terribili. Era il modo in cui Morgan le pronunciava.

L’ospite si chinò verso di loro, gli occhi luccicanti.

— Ascoltatemi — disse. — Quando cantano, non si limitano a produrre rumori casuali.



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